Un veleno antico, il Mercurio

Per più di duemila anni, si è creduto che il mercurio fosse la fonte della giovinezza, il segreto per la longevità, era così tenuto in considerazione anche dalla medicina tradizionale cinese, che fu la causa di molte morti tra gli imperatori: veniva somministrato loro un elisir a base di mercurio per far terminare tutti i loro problemi e….ci riuscivano, ma definitivamente!

Il mercurio non era fonte di giovinezza solo in Estremo Oriente, ma pure in Inghilterra ed in molte parte dell’Europa che provvedettero a portarlo anche nel Nuovo Mondo.

Pensiamo che all’inizio dell’800, il protocollo che veniva impartito ai giovani medici era quello di somministrare un bicchiere di acqua di mercurio a tutti i pazienti malati, a prescindere dalla malattia di cui soffrivano. Si procedeva allo stesso modo per procurare un aborto come pure a calmare donne che non desideravano più essere sottomesse.

Stiamo scrivendo dell’800, ovvero di un periodo ben distante dalla preistoria, dove già si era visto e capito che questa sostanza faceva morire, ma nonostante ciò, si continuava a prescriverlo, anche allora le industrie farmaceutiche controllavano il mercato.

Verso la metà di quel secolo, finalmente si iniziò a prescriverne molto meno. Osservatori iniziarono a notare che sempre più persone soffrivano di stati confusionali, febbre alta, movimenti incontrollati, tic nervosi: era sempre più evidente che tutto questo avveniva dopo essere stati visitati da un medico e aver preso ….l’elisir di lunga vita!

Finalmente, con questa consapevolezza, moltissimi studi medici rimase deserti per quasi tre decenni, le persone preferivano tentare la sorte pur di non sottoporsi a visite e medicinali che avrebbero decretato la loro morte. Fu proprio in questo periodo che nacquero forme di omeopatia e  guaritori con rimedi alternativi fecero un grosso balzo in avanti.

Quando finalmente i medici comunicarono che non avrebbero più somministrato il mercurio, la medicina chimica ricominciò ad avere nuovamente credibilità.

L’avvelenamento non terminò, come si sperava, infatti il mercurio veniva utilizzato da molte industrie che scaricavano i loro rifiuti nei fiumi e laghi, i dentisti usavano l’amalgama a base di mercurio per le otturazioni e non dimentichiamo i cappelli: per accelerare il processo di feltratura veniva utilizzato del mercurio (è da qui che deriva l’espressione Cappellaio Matto, visto che dopo aver lavorato in una fabbrica di questo tipo, poteva sopravvivere al massimo 3 o 4 anni). Gli operai non erano gli unici ad essere esposti a questo veleno, ma lo erano anche tutti quelli che indossavano il cappello, sudando, il mercurio calava sulle loro teste.

Nell’800 e nella prima metà del 900 i manicomi erano pieni di persone affette da follia ai quali veniva dato come rimedio un ben bicchiere di elisir di giovinezza a base di mercurio.

La storia insegna molto e le cose si ripetono ciclicamente, sarà un caso che si tenda a far scomparire questa materia da scuola e ci vogliano obbligare a fare le vaccinazioni?

Al giorno d’oggi c’è un gran parlare di metalli pesanti e di quanto siano dannosi per la nostra salute.

Tra i più tossici, rimane la nostra vecchia conoscenza: il Mercurio.

Questo veleno perché rimane per sempre, a meno che non prendiamo qualche cosa di specifico che ci disintossichi e pure viene trasferito di generazione in generazione e passato anche a noi attraverso il concepimento: alcuni di noi hanno tracce di mercurio che risalgono a migliaia di anni fa.

Questa neurotossina è uno straordinario carburante per virus, cancro ed infiammazioni in genere per non parlare poi di una gamma di sintomi molto varia tra cui ansia, depressione, deficit di attenzione, iperattività, autismo, epilessia, disturbi neurologici, formicolii, torpore, tic nervosi, contrazioni involontarie, palpitazioni, vampate, insonnia, calo della libido, emicrania, disfunzione della tiroide, solo per fare qualche esempio ma la lista sarebbe molto più lunga.

A volte può essere molto più aggressivo e portarsi via anche la vita, causando malattie come l’Alzheimer, il morbo di Parkinson, l’ictus, solo per citarne alcune.

Per fortuna possiamo far molto per riprendere il controllo sulla nostra salute.

Alimentazione innanzitutto: il pesce. Il mercurio è presente in tutti i pesci, in particolare in quelli di grandi dimensioni, come tonno, spada, squalo. Meglio sceglierne altri di piccola taglia come sardine, sgombri, solo per fare qualche esempio.

Facciamoci sostituire l’amalgama delle otturazioni e vediamo di assumere alimenti ed integratori che ci consentano di rimuoverne il più possibile, eccovi alcuni suggerimenti:

  • l’alga spirulina rimuove i metalli pesanti dal cervello, dal sistema nervoso e dal fegato,
  • l’orzo selvatico in polvere li rimuove dalla cistifellea, dal pancreas e dall’apparato riproduttivo,
  • il coriandolo ha la capacità di rimuovere metalli pesanti di origine antica,
  • i mirtilli selvatici rimuovo i metalli pesanti dal cervello ed è un alimento molto valido per invertire il decorso dell’Alzheimer.

Di metodi ne esistono molti per disintossicarsi, alcuni validi, altri meno, la cosa più importante è prendere coscienza di questo veleno e fare tutto il possibile per limitarne l’assorbimento.