Il sedano, un prezioso alleato per la salute

È un ortaggio conosciuto soprattutto come spezzafame o componente di insalate. Se ne apprezza il gusto ma non tutti conoscono i suoi benefici. In fitoterapia è da sempre conosciuto per le sue proprietà diuretiche, depurative e anticatarrali ma è accertato che le sue proprietà si estendono anche ai campi neurologico e oncologico.

Le foglie sono molto ricche di vitamina A; il gambo di vitamine B, C, E, K (anticoagulante del sangue), calcio, fosforo, magnesio, potassio.
Una delle prime applicazioni del sedano è in campo alimentare.

È composto per il 95,43% da acqua; 1,6% da fibre; 0,69% da proteine; 2,97% da carboidrati (dei quali solo l’1,83% da glucidi); 0,17% da lipidi (dei quali solo lo 0,042% saturi). Fornendo solo 16 kcal è compreso nelle diete ipocaloriche e consumato con regolarità contrasta la produzione di colesterolo LDL (cattivo), ma anche i pazienti affetti da gastrite e ucere gastriche ne avvertono i benefici perché protegge la mucosa gastrica diminuendone l’acidità mentre i suoi flavonoidi bloccano la crescita dei batteri intestinali responsabili di gastriti. Essendo una fibra alimentare, aumenta la la motilità intestinale e previene la stitichezza.

Il suo grande contenuto di acqua svolge un’azione vasodilatatoria renale, rendendo così questo ortaggio uno dei più noti diuretici naturali contribuendo a combattere la cellulite ed espellendo anche l’acido urico in eccesso, prevenendo così casi di gotta.

Il suo contenuto di potassio (260 mg/100g) contribuisce a rilassare le pareti dei vasi circolatori determinando un maggior afflusso di sangue con conseguente abbassamento della pressione arteriosa mentre quello di vitamina C (3,1 mg/100g) rafforza il sistema immunitario particolarmente dell’apparato respiratorio contro asma, raffreddore e influenza favorendo, soprattutto nelle bronchiti, l’espettorazione del catarro.

Sono ormai accertate le applicazioni oncologiche e neurologiche di questo ortaggio. L’apigenina è un potente flavonoide inducenti apoptosi (morte cellulare programmata) nei tumori pancreatici, polmonari, ovarici e mammari bloccante l’assorbimento di glucosio e la crescita di cellule tumorali; la luteolina è un flavonoide con proprietà antiossidanti per la difesa dell’encefalo negli stati infiammatori.

Ovvio che, anche se questo ortaggio è un potente alleato per la salute, ha anch’esso le sue controindicazioni. Chi è affetto da patologie gastriche eviti di consumarlo crudo; pazienti affetti da cistite o con lesioni renali se ne astengano per il suo grande effetto diuretico mentre le donne in gravidanza devono evitarlo perché provoca contrazioni uterine e aumenta il rischio di aborto spontaneo.