Mens sana in Pranic Healing

Alcuni anni addietro un libro dal titolo The Secrets, avente l’unico pregio di solleticare grandi speranze e per il resto penosamente povero di contenuti, riuscì a diventare un best seller mondiale con più di 16 milioni di copie vendute, e questo perché faceva leva sui desideri dei lettori, illudendoli che con il solo pensiero positivo si potesse fare miracoli. Indubbiamente il pensiero ha una grande valenza, ma non è tutto.  Bisogna iniziare a considerare le forme pensiero presenti nell’inconscio che portano a comportamenti in circolo vizioso, che mantengono condizioni indesiderabili attraverso la perpetuazione di scelte e modelli comportamentali castranti, di cui spesso il soggetto non si accorge. Non a caso si suole dire che la prosperità dei ricchi si basa sulla forma mentis di povertà, cioè impoverente! Ora spiego meglio, gli schemi mentali da povero, di una persona che resterà povera a causa dei suddetti fattori inconsci, per quanto si arrabbi e si sforzi di uscire da questa sua condizione, si basano su pensieri impoverenti, nel senso che persone, pur avendo denaro, pensano prevalentemente a ciò che gli manca, al fatto che con i soldi che possiedono, probabilmente, non riusciranno a comperare quello che gli serve da qui alla morte, temono che il denaro termini del tutto. Come conseguenza cercheranno di spendere il meno possibile, e con una tale impostazione mentale, non potranno che comperare prodotti e servizi a basso costo, solo perché li trovano convenienti. La qualità della merce o il piacere di avere un determinato prodotto o servizio, passa in secondo piano, ci si focalizza solo sul risparmio immediato.  Questo accadimento è ciò che permette al ricco di continuare a fare sempre più soldi, a possedere sempre più quote di mercato, perché conoscere la psiche della massa dei poveri è fondamentale per arricchirsi a loro spese.  Chi ha pensieri da povero non investe in un bene o servizio di qualità, costoso, perché solitamente trova il prezzo ingiustamente alto, ovvero sente di fare un affare comperando il prodotto o il servizio che costa meno di tutti,  ignorando che, dopo poco, l’oggetto sarà da buttare e sostituire con un nuovo acquisto, in una rotazione di acquisti di porcherie e denaro buttato che farà solo arricchire ancor di più chi gestisce le quote di mercato. Al povero invece aumenterà la frustrazione, il senso di ingiustizia e impotenza, cioè la forma mentis che lo mantiene povero. Provate ad andare in un super discount il sabato pomeriggio: vedrete che la gente dall’aspetto meno benestante tende solitamente a comperare cibi e bevande di bassissima qualità, che oggettivamente faranno male alla salute, e questo è un perfetto esempio di falso risparmio che fa sprecare un bene prezioso, la salute!  Ed osserviamo questo fenomeno anche  nei siti on line, dove ormai esistono app per trovare il bene più economico. E chi fa soldi a palate? Chi dà semplicemente un servizio, non di certo la qualità, perché acquistando articoli di bassa qualità, l’acquirente è in realtà costretto a spendere di più, ricordiamoci il proverbio: Chi più spende, meno spende!

Molto spesso questo processo accade anche nella sfera dei servizi alla persona e alla salute: si pensa che scegliendo il professionista in base alla semplice considerazione della tariffa, a ore o sedute, si risparmi. “Professionisti” improvvisati o fasulli non sono in grado di risolvere alcun problema, al massimo ricalcano i pensieri del cliente, facendolo sentire capito, quindi accontentandolo e lasciandolo nella sua condizione, così che lo costringono a continuare il trattamento per molto tempo senza risolvere il problema, anzi aggiungendo al problema originario, la dipendenza da loro,  e soprattutto con meno soldi in tasca dopo aver ricevuto un semplice palliativo. Ma spesso di questo il cliente non se ne accorge e anzi aggiunge un ulteriore schema limitante nella sua vita. E in questo modo il gioco continua, il consumatore pensa di risolvere un suo problema acquistando un servizio a poco prezzo da uno “specialista” , con poco o niente studio alle spalle, senza fatica, né evoluzione, che non risolverà un bel niente delle problematiche del cliente che pagherà e quando uscirà dallo studio potrà almeno dire, mi è costato poco….senza trarre alcun beneficio né dall’acquisto, né dal servizio e, diciamolo pure,  nemmeno dalla vita, dimenticando che provare piacere da ciò che si fa e da come si vive è la base per cambiare la nostra vita in meglio. Eliminare queste forme pensiero si può, modificare o estirpare le emozioni negative che permangono nei nostri corpi sottili, andrebbe sentito come un dovere verso sè stessi per poter vivere una vita serena e di soddisfazioni e poterle così sostituire con convincimenti favorevoli, ben radicati, per poter permettere una visione della propria vita e dei suoi scopi più ampia e motivante. Con il Psico Pranic Healing anche questo è possibile. Non solo si possono eliminare forme pensiero che stanno alla base di malanni ma si possono pure interrompere schemi mentali consolidati che portano sempre ai medesimi risultati negativi.