Lo studio dal punto di vista esoterico

Esiste un lato nascosto in ogni parte della nostra vita quotidiana, e se lo conoscessimo, potremmo fare le cose di tutti i giorni in un modo molto più utile ed ottimizzato.

Pensiamo ad esempio alle letture: normalmente leggiamo per studio o per piacere. Se osserviamo questa azione da un punto di vista chiaroveggente, possiamo rimanere sorpresi nel vedere quanto poco di quello che si sta leggendo, il vero significato di ciò che c’è scritto, penetra la mente del lettore.

Poiché ogni libro è stato scritto con l’intento di servire da studio ad altri, ogni frase contiene un’esposizione più o meno chiara del concetto che lo scrittore intendeva esprimere.

Questo concetto si sviluppa in una forma pensiero che ovviamente varia in base all’argomento. Non è importante che sia grande o piccola, il punto principale è che sia chiara e ben definita. Solitamente sono presenti anche altre forme pensiero, ma se di secondaria importanza, come ad esempio possono essere le deduzioni ricavate dal concetto principale.

Se prendiamo ad esempio uno studioso, intelligente, la forma pensiero si riprodurrà in lui con una certa chiarezza, mentre altri meno dotati, avranno una riproduzione più confusa.

Il motivo è che la gente probabilmente legge le parole ma le idee espresse da queste parole non penetrano nella loro mente poiché questa è occupata simultaneamente con molti altri argomenti, come ad esempio preoccupazione, ansie, impegni lavorativi, solo per citarne alcuni.

Tutti questi pensieri occupano Il 90% del corpo mentale e il 10% rimanente è costretto a fare uno sforzo incredibile per afferrare la forma pensiero che in teoria si dovrebbe assimilare dal libro.

Per interrompere questo schema, e di conseguenza capire che cosa emerge da questa spiegazione, bisognerebbe liberare la mente da tutti gli altri pensieri, non permettendo loro di ritornarvi finché non si sia terminato di studiare. Dovremmo liberare la mente dall’ansia, dalle incertezze e concentrarci interamente nello studio: converrebbe leggere un paragrafo lentamente e con molta cura, per poi verificare se l’immagine impressa nella mente, la forma pensiero appena letta, è chiara o meno. Perciò converrebbe leggere lo stesso paragrafo nuovamente, con cura, al fine di verificare se l’immagine mentale si è arricchita di nuovi particolari. Solo allora ci si potrà dedicare agli altri concetti secondari che creeranno forme pensiero secondarie.