La psicologia esoterica

Più le persone sono nel cammino spirituale, in movimento, in continuo divenire, più possono ottenere corpi sani, luminosi e, soprattutto,  capacità ben superiori alla norma, come pure, se i loro comportamenti seguono bieche soluzioni per il loro immediato ed esclusivo benessere materiale, possono scendere ad un livello di qualità inferiore di vita, in base agli atti compiuti. Chi fa bene diventa bene, chi fa male, diventa male, questo è il supremo principio di giustizia che governa l’intero universo. Una persona nasce con la capacità di acquisire un certo livello di coscienza, partendo da quello che ha lasciato nella vita precedente. Se uno yogi non riesce a completare il proprio percorso,  a raggiungere la perfezione, la formazione non si perderà, anzi, si  conserverà come un tesoro, per sempre e, nella vita successiva, l’individuo, già pervenuto a quel livello di coscienza, si sentirà spontaneamente attratto dallo yoga, dalla realizzazione spirituale e, con naturalezza riprenderà il percorso dove lo aveva interrotto.

Lord Krishna dice che chi ha percorso con animo sincero la via dello yoga, anche se non è riuscito a raggiungere il fine supremo, il più alto livello di Samadhi, l’unione con Dio, al momento della morte si invola verso i pianeti celesti. Vi risiederà un tempo sufficientemente lungo e quando decadrà dai pianeti superiori a quelle inferiori o nei pianeti intermedi, rinascerà in una posizione favorevole dove avrà la possibilità di continuare la propria ricerca, il proprio cammino spirituale.

Questo tipo di Samadhi permette di sviluppare funzioni inaccessibili ai più, come ad esempio le percezioni extra sensoriali che, nella cultura tradizionale indiana, sono considerate normali funzioni di una mente sviluppata, una manifestazione di  coscienza. Per la cultura occidentale, solitamente ferma nella convinzione che si nasca una sola volta, questi fenomeni restano un mistero e vengono studiati come parapsicologia.

La conoscenza posseduta dall’individuo è limitata dai sensi, dalla mente e dall’intelletto e non può essere infinita a causa delle impurità e dell’ottundimento della persona. La mente di uno yogi è libera e direttamente connessa alla mente Cosmica, perciò la sua conoscenza è infinita. Lo yogi è situato nella coscienza Suprema e in quello stato realizza la sua natura reale che altro non è che coscienza pura. La psicologia yogica, occupandosi degli stati super mentali, è una psicologia più evoluta chiamata anche parapsicologia ed inizia dove termina la psicologia normalmente conosciuta in occidente. La psicologia scientifica ortodossa, in quanto fondata sulla biologia materialistica e meccanicistica, è ancora molto lontana dalla scienza del sé, dell’anima e della mente. Il suo scopo principale è spiegare la dimensione psichica in termini di fisiologia del cervello, del sistema nervoso e degli impulsi  biologici primari. I concetti della psicologia occidentale moderna si basano sulle reazioni e suoi comportamenti degli esseri umani normali, subnormali e anormali, senza indagare quei fatti che possono essere definiti, a primo titolo, sovrannaturali che si sono sempre verificati. Quando l’agitazione della mente viene placata, si manifestano le percezioni sovrannaturali e, con queste,  anche la percezione di completa unità con tutto ciò che esiste, di conseguenza ogni cosa viene colta come un aspetto di tale unità, sebbene con natura propria. Per fare un esempio, se seguendo il fiume siamo in grado di raggiungere l’oceano in cui sfociano tutti i fiumi, da lì possiamo risalirne uno a nostra scelta. Similmente, se ci tuffiamo in noi stessi, possiamo entrare nel cuore di ogni entità vivente e di ogni cosa del mondo. Può sembrare una strada difficile da capire e percorrere ma gli strumenti che possono consentire la nostra realizzazione ci sono e si sveleranno a chi, con animo umile e puro, vorrà fortemente studiarli.