La guarigione spirituale

Molte tecniche di guarigione si dedicano a quella spirituale, la guarigione divina, la guarigione dell’anima.

Il punto d’ingresso dell’energia divina è il chakra della corona, situato sulla sommità della testa che è connesso al Divino attraverso una corda, l’antenna spirituale, il pilastro di luce, definibile in vari modi, a seconda del credo.

Questa connessione, in una persona normale, è più sottile di un capello mentre nei Santi appare come una colonna di luce, questo per darvi un’idea di come appare a un chiaroveggente.

Devozione, pratiche costanti e mirate offrono a chiunque voglia applicarsi seriamente la possibilità di ampliare la propria connessione: pensiamo a Padre Pio, pensiamo al potere di alcuni monaci Buddisti, la costante pratica di preghiera e meditazione può sortire risultati straordinari.

Ora pensando a tutte le tecniche presenti sul mercato del benessere olistico, ne troviamo di svariate provenienze ed alcune hanno anche sortito risultati ottimi, quantomeno da parte di chi ha creato o messo a punto la tecnica.

La situazione cambia nettamente quando il metodo viene passato ad uno studente: l’insegnante può anche comunicarlo nel modo esatto ma se il terreno non è fertile, o meglio se lo studente non è un praticante di meditazione abituale, potrà fare ben poco.

Ogni tecnica di meditazione, ogni tecnica di respirazione, cambia nei risultati in base al tipo, alla durata ed alla frequenza: bisogna trovare, e questo dovrebbe essere compito dell’insegnante, la meditazione ad hoc per quella tecnica da fare con costanza stabilita in base ai risultati che si vogliono ottenere.

Con la discesa di energia divina si attiverà il chakra della corona.

A proposito, leggo spesso delle attivazioni dei chakra….

I chakra, queste ruote energetiche, questi organi dei corpi sottili, possono essere paragonati a dei muscoli, in un corpo di energie sottili. Come tutti i muscoli, per svilupparsi, pardon per attivarsi, necessitano di ginnastica, che nei corpi sottili è meditazione.

Se il guru di turno vi comunica che vi attiva i chakra, vuol semplicemente dire che, nella migliore delle ipotesi vi invierà dell’energia che produrrà un momentaneo ampliamento di questi organi sottili che però ritorneranno come erano prima nel giro di poco tempo: è come se andassi una volta in palestra e chiedessi al personal trainer di attivarmi i muscoli per evitare di fare la ginnastica costantemente…..

A questo fatto aggiungo anche che quando si mette energia in un determinato punto, si dovrebbe avere l’accortezza di togliere quella usata per evitare di creare problemi, malesseri al cliente: se ho un secchio di acqua sporca, prima di metterci quella pulita, lo svuoto. Nel mondo della maggior parte dei trattamenti energetici, questa preoccupazione di pulire prima, non viene considerata.

Ritornando alla corda spirituale, immaginatevi di dover annaffiare il vostro giardino, con un tubo di 1 cm di diametro impiegate un certo tempo, con un tubo di 4 cm di diametro ne impiegate di meno, con un tubo di pochi millimetri di diametro, potreste non riuscire affatto a dissetare il vostro prato. Nella guarigione spirituale accade, più a o meno, questo: la tecnica c’è ma il tubo dell’acqua non è adatto.

Ritengo doveroso segnalare un altro punto: le persone che si sottopongono a un trattamento non sono sempre ricettive all’energia divina, e i motivi possono essere i più svariati: il non credere ad un potere superiore, il non credere all’esistenza di un Dio universale, l’avere dei dubbi, avere paura, solo per fare alcuni esempi. Questo può creare una vanificazione parziale o totale del trattamento.

A presto con il prossimo articolo e intanto, buona meditazione a tutti!